Una Cooperativa moderna, agricola, sociale, turistica

La cooperativa, nata da una riflessione all’interno di una rete (già, a sua volta, molto composita) di imprese denominata “Genova torna in villa”, nata nel 2013 (vedi sito www.genovatornainvilla.net, in particolare “chi siamo” e “Valori”), esprime, nella composizione degli associati e nella strategia di intervento, diverse anime che in parte convergono e in parte si sviluppano autonomamente

Presentazione della Cooperativa agricola delle valli genovesi

La prima anima
è quella agricola vera e propria

Sin dall’inizio i soci, che non disponevano di terreni facilmente coltivabili né avevano esperienze/competenze agricole (tranne i due IAP, imprenditori agricoli professionali, obbligatoriamente presenti come membri del CdA, ma già imprenditori con una propria attività) hanno scelto di puntare sulla ricerca di terreni appropriati e sulla produzione di prodotti ad alto valore aggiunto. Nel tempo è diventato evidente che terreni disponibili ce n’erano molti ma che era necessario tener conto della logistica, del clima e delle produzioni possibili.

Oggi l’attività produttiva è concentrata su un terreno a Pino Soprano (borgo rurale nella periferia urbana di Genova) dove si sviluppa anche un’interessante attività sociale e su un nuovo terreno a Montoggio, in valle Scrivia. Inoltre sono disponibili, in convenzione, alcuni boschi di castagni a Crocefieschi e dei meli della varietà cabellotta in Valbrevenna.

Parallelamente sono state sviluppate attività capaci di risolvere due criticità tipiche delle produzioni agricole: il collegamento con il mercato e la stagionalità del prodotto. Il primo nodo è stato superato con la partecipazione ad una rete di imprese, Liguria genuina, e con la gestione, a nome della rete, di un punto vendita nel centro di Genova

Il secondo ha spinto ad analizzare le possibilità di realizzare prodotti essiccati. L’impiego di una particolare tecnica di essiccazione permette di ottenere prodotti dalle caratteristiche organolettiche eccellenti, utilizzabili per proposte di “cucina secca” in linea con le richieste di un mercato di nicchia ma di alta potenzialità.

L’attenzione verso un’agricoltura di qualità si manifesta anche nella collaborazione con l’istituto agrario Marsano, con il quale è stata stipulata una convenzione per attività congiunte di miglioramento agricolo e di formazione per giovani allievi. Inoltre nel 2021 è stata fatta richiesta alla CCIAA, che lo ha concesso, per utilizzare il marchio “antichi ortaggi del Tigullio” per alcuni prodotti locali, sia invernali che estivi, molto interessanti ma poco conosciuti.

La seconda anima è quella sociale, prevista sin dalla costituzione della cooperativa

Infatti la cooperativa, pur non essendo statutariamente una cooperativa sociale, ha espresso interesse ed attenzione verso l’inclusione di persone svantaggiate e/o fragili nelle proprie attività. Abbiamo ospitato in borsa lavoro un giovane migrante e soprattutto abbiamo collaborato alla realizzazione nel 2018 delle attività teoriche e di tirocinio pratico di un corso per persone svantaggiate da orientare ad attività agricole. 

Al termine di questo corso, realizzato sui terreni di Pino, due partecipanti (cui se n’è aggiunto successivamente un terzo) sono rimasti in cooperativa con una borsa lavoro, trasformata poi in assunzione a tempo indeterminato con la qualifica di operai agricoli.

La cooperativa ha presentato nel 2019, in collaborazione con il servizio di salute mentale della ASL3 (capofila), un progetto di agricoltura sociale (che non è stato finanziato ma che potrebbe essere “ripescato”) che prevedeva un ruolo di coordinamento delle attività agricole per un gruppo di circa 10 persone inviate dalla ASL e inserite in un programma di inserimento sociale e produttivo in ambito agricolo.

La stretta collaborazione con l’Associazione A.L.Fa.P.P. (Associazione Ligure Famiglie Pazienti Psichiatrici), proprietaria dei terreni di Pino, potrebbe in futuro portare ad altre iniziative o collaborazioni stabili per realizzare attività di inserimento di persone con problematiche di tipo psichiatrico, ospiti o no nei locali dell’associazione.

Il terzo filone di attività, che si sposa perfettamente con i due precedenti, è quello turistico

Inteso come ospitalità e accoglienza nelle aree interne della Liguria, capace di valorizzare non solo l’ambiente e il territorio, ma anche le attività agricole e i prodotti locali.

Questo interesse è strettamente collegato a quello della rete Genova torna in villa, nata per rilanciare lo sviluppo economico delle aree interne del genovesato, la quale ha realizzato negli anni 2017-2019 un progetto finanziato dal programma Interreg Italia-Francia marittimo, denominato I tesori nascosti del Mediterraneo e finalizzato a creare una rete di poli di turismo sostenibile nelle aree interne della Liguria, Sardegna e Corsica.

Questo progetto aveva concentrato le sue attività nella zona dell’alta valle Scrivia (Savignone, Casella, Valbrevenna).

La cooperativa ha promosso, anche sulla base di queste esperienze e grazie a un finanziamento del psr della Liguria, la nascita di un Consorzio di promozione turistica, denominato “I tesori nascosti delle valli dell’Antola”, che opererà anche tramite il proprio sito web, svolgendo attività di comunicazione e di promozione rivolte soprattutto a turisti residenti fuori dal territorio ligure.